Io mi focalizzerei su altri due punti in verità:
1 Non paragonerei la Nannini, 50enne superaffermata, carriera avviata, radicata, confessata e comunicata a ste due ragazzine che ancora se lo stanno cercando uno spazio nell'effimero mondo dello spettacolo (chi sa se ce la fanno) e camminano su superfici traballanti, ovvero: il calore dei fan non ti procura contratti se il sistema ti rigetta, purtroppo. E' alla Nannini, a Renato zero e affini (che sono stati sempre sostenuti dalla comunità lgbt in maniera concreta) che regalerei un pò della mia saliva nei momenti di sconforto...francamente.
Purtroppo ritengo che quando non si può contare su di un background forte (minimo di certezza lavorativa, famiglia con certe disponibilità etc.) si finisca ad essere più restii nel manifestare apertamente quelle componenti di sè che si sa disapprovate dalla società (il che è altro rispetto alla legittima confusione che segue la ridefinizione della propria identità sessuale: sentirsi fighe perchè una tantum si trasgredisce facendo sesso con una donna-etero curiosa?- non ti fa riflettere e non ti mette in crisi come il renderti conto che con una di quelle donne ci vivresti tutta la vita e ci staresti così bene da mettere alla porta la categoria del maschietto)..
2 L'opinione la gente se la forma è vero, ma a volte se la forma sulla base di quanto già ritiene essere giusto. Chi considera l'amore omosessuale un abominio, qualcosa di eccentrico non meritevole di tutela civile o qualcosa di "passeggero" (tipo moda o tipo influenza) su cui non vale la pena riflettere non ha bisogno di due righe lette su Chi per convincersene (ya mia madre mi ha sotto gli occhi da sempre, sono sei anni che sa che mi piacciono le ragazze, tre che ha individuato la mia compagna-mica è scema- e vede quanto sono felice e quanto bene mi fa lei, ma manco s'arrende, perchè tanto a 3 anni avevo una cotta per il mio compagnuccio d'asilo, mica sono lesbica, mica quello che provo è Amore con la A maiuscola....
).
Purtroppo i programmi che formano l'opinione pubblica (perchè partono da una base di valori e pregiudizi già condivisi) sono quelli che parlano allo "stomaco", non al "cervello", quelli tipo "la vita in diretta" o "pomeriggio sul 5" che io detesto con tutto il cuore e tutta l'anime (credo di esserne allergica, non resisto per più di 5 minuti in una stanza dove sta roba, come anche il gf, viene trasmessa), ma che persone come mia madre, mia nonna, etc seguono tipo verbo sacro. Cucuzza e la D'urso Papa e Badessa. Ci siamo capiti? In questo sistema è già una conquista se due donne (in questo caso Sara e Veronica) si tengono per mano e agli anatemi della mummia di turno in studio rispondono "il nostro bacio è stato meraviglioso". Già è qualcosa, poco ma qualcosa.
A questo proposito voglio chiarire anche quello che secondo me è il loro merito (involontario credo, dubito si siano messe a tavolino per decidere una strategia...per quanto ragazze sveglie non mi sembra abbiano l'aria dell'acuta sociologa o della buona samaritana con nozioni di flussi mediatici): hanno sconvolto lo stereotipo maschile della lesbica, scatenando l'ira e la frustrazione degli uomini che avevano intorno.
Per un uomo medio la lesbica è un essere che può appartenere a due categorie:
a) la materializzazione del suo sogno erotico, una tipa "unisciti a noi bel maschione, io e la mia amica ci sentiamo sole". In questo caso il suo essere lesbica non è un problema, nè un affronto alla sua virilità...è semplicemente la via più sicura per la terra del ménage-à-trois.
b) un camionista inattraente che ha ormai smarrito le forme della femminilità svendendole per mettere in scena una parodia al maschile, una tipa "sient frà teng o' cingolat miez a'vij-rutto-c'ho raj n'uocch???" ("scusi lei ho lasciato il mio veicolo da tre quintali parcheggiato in seconda fila-suono non identificato- vi presterebbe attenzione?"). Non è un problema perchè lui non la desidera, perchè lei, nella sua testa, gli riconosce una forma di superiorità cercando di assomigliargli.
Queste due hanno dimostrato che non è così, che due donne strafighe, su tacchi da 20cm, femminili etc. possono tranquillamente rispondere "no grazie" alla libido maschile perchè preferiscono la compagnia di un'altra donna. Punto. Il concetto è stato espresso più volte, Veronica ha dichiarato, quando le facevano notare che aveva conquistato qualcosa tipo 5 uomini e una donna nella casa che "francamente gli uomini a questo punto se li sarebbe risparmiati", o ha risposto a una domanda che suonava "tutte ste conquiste, ma dove volevi arrivare?" in modo spiazzante "A Sara!".
Ripeto: è poco, non abbastanza...ma è qualcosa.