| una volta mi dissero che sono ascendente capricorno, ci credo sulla fiducia anche se l'ora esatta della mia nascita è andata persa nei meandri della memoria labile di mia madre... Mi ci rivedo abbastanza nel mio segno (molto orgoglioso, generoso, perfezionista, leale, forse permalosetto etc.), fatta eccezione per il tratto dell'esibizionismo e dell'egocentrismo.
Il più delle volte preferisco passare inosservata, per osservare meglio chi mi sta intorno, soprattutto i primi anni "sociali" della mia vita li ho trascorsi esprimendomi a monosillabi, anonimamente abbigliata, abbastanza out. Le cose sono un pò cambiate col tempo, mi sono resa conto che non basta essere sicuri e impegnarsi nelle cose, bisogna anche un pò ostentarla questa sicurezza per essere presi in considerazione; non basta concentrarsi sulla sostanza, un pò di forma serve nei modi e nell'aspetto, soprattutto: è utile far capire che gentilezza, modestia e laboriosità non sono sinonimo di "camminami pure addosso, tanto non me la prendo". Alcune batoste prese e l'insofefrenza verso chi si crede "migliore" o "più furbo" a priori mi sono servite a sviluppare la capacità di mettere le persone al posto loro quando serve, per la serie "se pensi di essere figo aspetta di vedere quanto sono figa io quando mi va". Non sopporto che mi si manchi di rispetto (il rispetto che si deve a ogni persona, non a me in particolare).
Sulla questione egocentrismo devo ancora trovare un equilibrio, il mio primo istinto è empatizzare con l'altro, andargli incontro, valutare le sue difficoltà anche a discapito delle mie...poi esagero, ciclicamente mi rendo conto che vado vado verso chi mi sta intorno e nessuno o quasi viene verso di me, allora mi blocco e cambio registro, io per me devo essere importante almeno quanto gli altri e chi mi vuole ora lo sforzo di semplificarmi la vita o lo fa o non pretende che io lo faccia per lei/lui.
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