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| giacché Beckett incombe su questa discussione, dico la mia. mi è capitato di lasciare una persona dopo aver capito che da un po' di tempo non ne ero più innamorata ed avevo lasciato trascorrere il tempo rimanendo con lei perché non volevo accettare la fine di un rapporto così bello arrivando al punto di non ammetterlo neppure con me stessa. di lì a poco mi innamoravo perdutamente di un'altra persona. ciò chiaramente è sembrato -all'esterno- un "cambio facile" ed è stata dura vedere come anche l'ex l'avesse vissuta così. in realtà, nel tempo che avevo lasciato trascorrere mentre mi ostinavo a restarmene immobile, tutto era cambiato e quel che poi è successo è stata la naturale conseguenza di una maturazione personale andata avanti indipendentemente dalla mia volontà, nell'ombra. alla fin fine non saprei ancor'oggi dire se ero io ad essere pronta a innamorarmi nuovamente o ciò che mi è capitato è stato talmente forte da stravolgere ogni regola: certo io stessa mi sono stupita -e tanto- di quel che è successo. il tempo poi mi ha dato ragione: quel nuovo amore era davvero forte e, seppure nato in condizioni precarissime, aveva un futuro. resta "ex post" la difficoltà di definirlo "cambio facile" perchè mi sembra, così, di sminuirlo, anche se vi possono essere situazioni più "superficiali" di quella che mi ha riguardato.
P.S. nun facit polemiche sulle mie risposte perchè vi avviso: tornerò a rispondervi solo fra una settimana =_=
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