ANCORA DICHIARAZIONI DEL VATICANO CONTRO LA DEPENALIZZAZIONE DEL REATO DI OMOSESSUALITA', siamo al delirio

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ContessaGeschwitz
icon13  view post Posted on 20/12/2008, 11:02




dal sito di Repubblica di oggi:


L'Osservatore Romano duro sulla proposta contro il reato di omossesualità
"Voglio aprire la strada al matrimonio gay e alla possibilità di adozione"
Onu, nuovo attacco Vaticano alla Francia
"Abbatte la differenza uomo-donna"

CITTA' DEL VATICANO - Il Vaticano torna a lanciare strali contro la mozione che la Francia ha presentato alle Nazioni Unite contro il perseguimento penale dell'omosessualità in vigore in diversi Paesi del mondo. In realtà, afferma l'Osservatore Romano in una nota intitolata "Difesa dei diritti e ideologia", l'obiettivo non è quello di tutelare diritti fondamentali ma affermare l'identità di genere che supera la differenza biologica uomo-donna e stabilisce che gli orientamenti sessuali sono frutto della cultura. Da qui la strada è aperta, per il quotidiano della Santa Sede, al matrimonio fra persone dello stesso sesso e all'adozione dei bambini da parte delle coppie gay così come alla procreazione assistita, tutto in base a un concetto astratto di individuo.

"Il documento francese proposto alle Nazioni Unite non è un documento finalizzato, in primis, alla depenalizzazione dell'omosessualità nei Paesi in cui è ancora perseguita, come i media, semplificando, hanno raccontato", scrive il quotidiano della Santa Sede. In tal caso, infatti, non vi sarebbe stata alcuna opposizione da parte dell'Osservatore permanente del Vaticano presso l'Onu, monsignor Celestino Migliore.

"La Chiesa Cattolica, del resto - afferma la nota non firmata dell'Osservatore - basandosi su una sana laicità dello Stato, ritiene che gli atti sessuali liberi tra persone adulte non debbano essere trattati come delitti da punire". "Ma questo documento - prosegue l'Osservatore romano - in realtà, parla d'altro, e cioè promuove una ideologia, quella dell'identità di genere e dell'orientamento sessuale. Le categorie di orientamento sessuale e di identità di genere, che nel diritto internazionale non trovano alcuna chiara definizione, vengono introdotte come nuove categorie di discriminazione e si cerca di applicarle all'esercizio dei diritti umani".

E invece, secondo il giornale vaticano, "si tratta di concetti controversi su base internazionale, e non solo dalla Chiesa, in quanto implicano l'idea che l'identità sessuale sia definita solo dalla cultura, e quindi suscettibile di essere trasformata a piacere, secondo il desiderio individuale o le influenze storiche e sociali".

"In tal modo, introducendo tali categorie, si dà impulso al falso convincimento che l'identità sessuale sia il prodotto di scelte individuali, insindacabili e, soprattutto, meritevoli in ogni circostanza di riconoscimento pubblico". "Non si tratta purtroppo di teorie marginali - afferma ancora l'Osservatore romano - se si pensa che le proposte di riconoscimento di diritti di famiglia alle coppie omosessuali - incluse quelle relative all'adozione e alla procreazione assistita - si basano sull'idea che la polarità eterosessuale non sia un elemento fondante della società, ma un arbitrio da cancellare".

"Quindi - prosegue la nota - il tentativo di introdurre le citate categorie di discriminazione si salda con quello di ottenere l'equiparazione delle unioni dello stesso sesso al matrimonio e, per le coppie omosessuali, la possibilità di adottare o procreare bambini. Bambini che rischierebbero, tra l'altro, di non conoscere mai uno dei due genitori e di non poter vivere con lui o lei". Si sottoliena infine che coloro che si opporranno in futuro a questa visione dei rapporti uomo-donna, come le religioni, potrebbero vedere limitato il diritto di "trasmettere il loro insegnamento".

Il Vaticano aveva già diffuso una nota dell'osservatore permanente della Santa Sede all'Onu nella quale si precisava ulteriormente la posizione della Chiesa sulla mozione francese: "La Santa Sede - si legge nel testo di monsignor Celestino Migliore - apprezza gli sforzi fatti nella Declaration on human rights, sexual "orientation and gender identity- presentata all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 18 Dicembre 2008 - per condannare ogni forma di violenza nei confronti di persone omosessuali, come pure per spingere gli Stati a prendere tutte le misure necessarie per metter fine a tutte le pene criminali contro di esse".

"Allo stesso tempo -proseguiva- la Santa Sede osserva che la formulazione di questa Dichiarazione va ben aldilà dell'intento sopra indicato e da essa condiviso". In particolare, affermava mons.
Migliore, "le categorie orientamento sessuale e identità di genere, usate nel testo, non trovano riconoscimento o chiara e condivisa definizione nella legislazione internazionale. Se esse dovessero essere prese in considerazione nella proclamazione e nella traduzione in pratica di diritti fondamentali, sarebbero causa di una seria incertezza giuridica, come pure verrebbero a minare la capacità degli Stati alla partecipazione a e alla messa in atto di nuove o già esistenti convenzioni e standard sui diritti umani". Quindi la nota spiegava: "Nonostante che la Dichiarazione giustamente condanni tutte le forme di violenza contro le persone omosessuali e affermi il dovere di proteggerle da esse, il documento, considerato nella sua interezza, va aldilà di questo obiettivo e dà invece origine a incertezza delle leggi e mette in questione le norme esistenti sui diritti umani
 
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view post Posted on 20/12/2008, 15:07




Ma a Natale non dovrebbero essere tutti più buoni?!
 
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view post Posted on 16/8/2015, 12:57
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Gentili utenti, volevo dirvi che ho molto scritto sull'argomento "spauracchio ideologia gender"

La sintesi è in questo articolo, e in altri del blog
contattatemi pure per qualsiasi dubbio

https://progettogenderqueer.wordpress.com/...hiamano-gender/
 
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2 replies since 20/12/2008, 11:02   116 views
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