Campagna del Governo contro l'omofobia: cosa ne pensate?

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Corday
view post Posted on 10/11/2009, 23:01




Oggi è stata presentata la campagna contro l'omofobia promossa dal Governo. Ho visto che è intervenuta anche la nostra presidentessa. Per quanto mi riguarda dico come la vedo io: questa campagna passerà alla storia più per ciò che rappresenta per il nostro Paese che per la sua reale efficacia. Dubito che il quiz a risposte multiple confezionato dai collaboratori del ministro possa sortire l’effetto sperato. Credo che questo lo sappiano anche le associazioni LGBT che hanno applaudito l’evento. Quello di cui abbiamo bisogno nel nostro paese non sono aborti di leggi e campagne pubblicitarie contro l’omofobia: servono leggi e diritti che riconoscano la pari dignità civile delle persone LGBT. Non ha senso parlare di lotta all’omofobia quando il Governo è il primo a non riconoscere i diritti delle persone che ne sono vittima. Punto.

Bisogna promuovere in tutti i campi una cultura delle differenze (non quella dell’appiattimento culturale) che getti una luce fresca e positiva sul mondo LGBT: è deleterio dover affrontare certi problemi sempre dalla prospettiva più oscura e negativa (ovvero, partendo dalla violenza e dalla frustrazione). Accantoniamo i toni pesanti e i colori tetri e mostriamo ciò che veramente è il mondo LGBT: colore, vita, desiderio di amare in libertà. Per l’analisi lucida e dettagliata della campagna vi rimando a quanto hanno già scritto i miei due amici Claudio e Barbara.
 
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bette porter docg
view post Posted on 11/11/2009, 09:15




La nostra presidenta al contrario delle altre associazioni, è stata piuttosto tiepida, lo spot rapprsenta indubbiamente "il minimo sindacale" che servirebbe a questo ministero per dire che a differenza di altri (che avrebbero dovuto rivelarsi più compiacenti nb. di sinistra) loro hanno fatto qualcosa..poi dell'efficacia di questo qualcosa manco a parlarne. E noi? noi applaudiamo..mah


L'analisi naturalmente è lucidissima e veritiera, e questo è un passaggio che abbiamo subito. Perchè non si fa uno spot contro l'omofobia demandando tutto ad una agenzia esterna e coinvolgendo le associazioni come partecipi del prodotto finito nel momento in cui 2 milioni di euro sono stati già spesi.

Ora dobbiamo impegnarci nel dare profilo e spessore alle rivendicazioni senza abbassare i toni, gli stessi che hanno portato ad una risposta ancorchè sbagliata del governo.
 
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view post Posted on 11/11/2009, 14:23
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ho appena visto la pubblicità su rai1 beh sinceramente nn l'ho trovata qst grande cosa, e nn credo possa avere efficacia. ci voleva qlc di diverso, di significativo. qst spot lo vedo solo come un modo del governo "di accontentare" di dire "ecco abbiamo fatto anche uno spot".
certo a differenza della sinistra almeno loro qlc hanno fatto (ed è quello che direbbero pure loro ahimè), cosa che invece dovrebbe fare anche e soprattutto la sinistra.
cm dice claudia avrebbero dovuto coinvolgere le associazioni o quanto meno agenzie esterne, sicuramente il prodotto sarebbe stato migliore sotto ogni punto di vista.
ma ancora prima dello spot per dimostrare davvero che si è contro l'omofobia allora tu governo dovresti approvare leggi contro l'omofobia! e nn limitarsi a fare uno spot, perchè nn ha senso.
 
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Scar
view post Posted on 12/11/2009, 15:32




Il punctum dolens, per dir così, è nella scelta alla base di portare avanti una campagna contro l'omofobia e non una politica per i diritti (e questo lo dico anche rispetto alle iniziative che sono state proposte dal PD e quelle che verranno proposte pare a breve dalla Carfagna). Non si scandalizzi nessuno ma non griderò halleluja quando introdurranno una nuova fattispecie di reato o quantomeno un'aggravante di violenza omofoba perchè questa rischia (come tutte le fattispecie troppo tipizzate, emanate a seguito degli allarmi sociali del momento) di essere un'arma a doppio taglio: infatti la prova da fornire a presupposto della sua configurazione è, nei casi dove l'omosessualità è vissuta di nascosto, che sono ancora la maggioranza, quantomeno "diabolica" (essere omosessuale), senza contare che implica un coming out (i processi sono pubblici, signora mia). Insomma, se qualcuno ha nascosto prima della violenza subita di essere omosessuale è probabile che continuerà a farlo dopo o non querelando proprio o facendolo in relazione alla fattispecie di violenza aggravata da futili e abbietti motivi che oggi c'è già. Dunque l'ambito di tutela rischia di essere davvero minimo e ciò farebbe di questa legge un flop, alimentando paradossalmente le polemiche di chi non esiterà a indicare le statistiche deludenti a controprova che la violenza per ragioni omofobiche non c'è o è rarissima e che la legislazione pro-gay non paga politicamente. Senza contare l'aspetto ideologico: io sono una persona e se mi fanno violenza io intendo trovare tutela sempre in quanto persona e non solo in quanto omosessuale perchè ciò costituirebbe, ai miei occhi, discriminazione di fatto (faccio lo stesso discorso per le politiche femministe tout court).
Per cosa invece premere politicamente? semplice, per ciò che ci spetta secondo costituzione, ovvero pari diritti. Solo un riconoscimento legale di questi può modificare culturalmente un paese al punto tale da suscitare quel senso di disapprovazione generale dinanzi ad atti di offesa e discriminazione verso le persone omosessuali, riprovazione che oggi è in larga diffusione ma non ancora tale da costituire la regola. Se riconosci una coppia omosessuale, ne riconosci la normalità ergo rendi border line tutti coloro che non l'accettano: sarebbe l'omofobo l'eccezione, non il gay e questo avrebbe un risvolto pratico in risultati processuali e di giustizia molto più alto di quello fornito da qualsiasi legge-contentino.
Contentino, appunto, e qui chi si accontenta si fotte con le sue mani perchè con queste leggi "specchietto-per-le-allodole" dietro le quali non c'è alcuna intenzione di far seguire unioni di fatto, condivisione patrimoniale, assistenza pensionistica etc. non conseguirà nulla: "il popolo non ha pane? che mangino brioches". Quindi è inutile che la Carfy (con la Concia tutta sorridente al suo fianco) mi mandi in onda la scenetta con gli infermieri sui quali la risposta al quiz è "non importa", se quella domanda te la poni sulla ragazza in barella, la risposta è "se è lesbica importa eccome, perchè la sua ragazza, quella non inquadrata, è fuori alla corsia che si sta mangiando il fegato e non può manco vederla".


Edited by Scar - 18/11/2009, 13:53
 
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Corday
view post Posted on 15/11/2009, 12:53




Sottoscrivo pienamente quanto dice Scar
 
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bette porter docg
view post Posted on 17/11/2009, 11:40




Ecco come gira il mondo fuori del Medioevo italiano, naturalmente si tratta di uno stato in cui I DIRITTI ci sono già (sottoscrivo naturalmente quanto detto da Scar)

Il parlamento inglese non riconosce il diritto all'omofobia,neanche parlata


http://www.pinknews.co.uk/2009/11/09/call-...ic-hatred-laws/

http://www.pinknews.co.uk/2009/11/10/mps-v...n-gay-hate-law/

Il parlamento inglese, nella seduta della House of Commons, ieri sera ha votato respingendo un emendamento che avrebbe protetto la "libertà di parola" in una legge di tutela delle persone lgbt dall'odio omofobico. L'emendamento, proposto dal conservatore Lord Waddington e sostenuto da altri suoi "pari", ma anche dal laburista David Taylor, è stato respinto con 342 voti contro 145. Il suo testo dice: "la critica del comportamento o delle pratiche sessuali o l'esortazione a trattenersi o a modificare tale comportamento o pratiche non verrà interpretato di per sé come minaccioso e inteso ad alimentare l'odio". La clausola avrebbe tutelato coloro che criticano l'omosessualità, insultano le persone lgbt e spingono i gay a diventare eterosessuali. Aveva trovato un sostegno anche in vari personaggi pubblici, che avevano espresso preoccupazione per la limitazione degli "scherzi" degli attori, appellandosi alla "libertà di espressione".
Anne Widdecombe, deputata conservatrice, aveva inoltre affermato che si sarebbe creato un "privilegio parlamentare" rispetto alle persone comuni, le quali a differenza dei parlamentari si sarebbero trovate in difficoltà con la legge per avere espresso le loro opinioni sull'omosessualità: "Io ho detto in questo parlamento che non credo che le coppie omosessuali dovrebbero adottare bambini. Nessun poliziotto è apparso alla mia porta. Quando un autore di libri per ragazzi ha dato esattamente la stessa opinione in un programma radiofonico, è stata chiamata in causa la polizia". Lord Waddington e David Taylor hanno anche parlato di "persecuzione dei cristiani", citando vari casi recenti di persone denunciate dalla polizia per dichiarazioni anti-omosessuali; come una donna di Norwich, Pauline Howe, che aveva chiamato "sodomiti" i manifestanti del Pride, aggiungendo che l'omosessualità ha "contribuito alla caduta di ogni impero".
L'emendamento era stato approvato nel luglio scorso dalla Camera dei Lord con 186 voti contro 133. La legge anti-discriminazione era quindi tornata per la ratifica alla House of Commons, che invece ha respinto l'aggiunta.
La legge punisce l'incitamento all'odio in base all'orientamento sessuale, ma nonostante le polemiche sulla sua applicazione, è poco probabile che verrà usata frequentemente. Infatti le leggi analoghe contro l'incitamento all'odio razziale sono state applicate solo una ventina di volte in 30 anni, da quando sono entrate in vigore/11/09/call-to-keep-free-speech-defence-in-homophobic-hatred-laws/
 
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lukyred
view post Posted on 18/11/2009, 13:48




Lo spot l'ho visto ieri e sono rimasta così :huh:
Ma come "non t'importa", che razza di messagio alla ponzio pilato è?
La sessualità di una persona è importantissima e la DEVI RISPETTARE, anzi DIFENDERE se vuoi vivere in un paese libero, questo sarebbe stato un messaggio valido.
A parte la frase finale, dallo spot traspare un senso di alto menefreghismo, mah...
I miei complimenti al ministero, è meglio se la prossima volta copiate gli spot di Dolce e Gabbana che sono di gran lunga migliori.

La mia utopia è vedere nella televisione italiana questo spot



sese aspetta e spera...


Edited by lukyred - 18/11/2009, 14:07
 
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free65
view post Posted on 18/11/2009, 21:13




Secondo me invece...il messaggio era abolire le differenze relative all'orientamento di genere e dare peso al "valore uomo".
A me è piaciuto.
 
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bette porter docg
view post Posted on 19/11/2009, 09:46




credo che debba trattarsi di un passaggio successivo, abolire le differenze nel momento in cui quest'ultime siano state doverosamente valorizzate, tutelate e il tessuto sociale sia stato adeguatamente sensibilizzato rispetto alla loro esistenza ed a-problematicità. Un messaggio del genere così prematuro, mira a renderle invisibili, e al don't say, don't tell di Clintoniana memoria.

Insomma in altre parole, "non picchiare i gay e lesbiche perchè è sbagliato, ma in fin dei conti,che te frega? Non passare dalla parte del torto: non essere tu Quello diverso"
 
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free65
view post Posted on 19/11/2009, 11:59




Sono d'accordo che è solo uno spot e che non risolve il problema a monte....ma secondo me davvero non conta quale orientamento di genere hai.
Ad esempio, se devo subire un'operazione, devo chiedermi se il chirurgo che mi opererà sa fare il suo mestiere, cioè valutarne la professionalità non certo di chi si innamora nella vita...io quello spot l'ho inteso così.
In questo senso lo spot dice "non importa".
Che poi la realtà è tutt'altra è verissimo....infatti è un problema culturale, bisogna rieducare alla diversità ma non alla differenza. Mia personalissima opinione.
Per riconoscere e garantire la tutela dei diritti umani bisogna partire proprio dal concetto di uguaglianza dell'essere umano....Art. 3 Cost....senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione ecc ecc....
Dunque, in sostanza, ciascuno ha diritto di essere trattato e riconosciuto come uomo, da uomini suoi pari, in ogni rapporto sociale in cui si viene a trovare. la dignità sociale e umana viene, invece, negata quando l'uomo concreto è degradato ad oggetto, a mero mezzo a grandezza fungibile ( During, con la dieresi sulla u che non so mettere)....gli ostacoli di cui sopra vanno rimossi proprio perchè offendendo la dignità dell'uomo, realizzano una discriminazione che attenua anche l'impulso a realizzarsi come persona.
L'argomento meriterebbe più approfondimento e circostanziazione che il mezzo non consente.
 
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bette porter docg
view post Posted on 19/11/2009, 12:51




Beh ineffetti questo discorso è denso di suggestioni non solo habermasiane e tayloriane sulla diversità. l'ugualgianza ed il ruolo di tetium comparationis che riveste la dignità sociale..
Tuttavia di una cosa possiamo essere certi,

molta parte del cambiamento dipende da noi. Perchè come ripete spesso e bene la nostra presidente
"l'idea che la società ha degli omosessuali, va di pari passo con l'idea che gli omosessuali hanno di se stessi"
 
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free65
view post Posted on 19/11/2009, 12:58




Io ho l'impressione che è la stessa comunità gay che voglia per forza differenziarsi...invece io dico ma perchè?! Che importanza ha? Siamo tutti uguali!
Non sono d'accordo con una discriminazione al contrario...beh poi mi spiegherò meglio....resta il fatto che magari sono io che non capisco il problema dal di dentro.
saluti
 
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Scar
view post Posted on 19/11/2009, 13:10




Di certo nessuna di noi guardandosi allo specchio la mattina pensa a sé stessa prima come lesbica che come persona nella sua totalità e specificità.
Ma la questione in esame non è tanto sull'identità di genere e modo di rapresentarla quanto sulla strategia comunicativa volta a un target che questa problematica (prima l'omosessuale o la persona) non se la pone proprio. In effetti il messaggio è: "non ti devi porre il problema se una persona è omosessuale o no" mentre nella realtà te lo dovresti porre. La differenza specifica tra l'omosessualità e le altre realtà umane soggette a discriminazione è che l'omosessualità non è (tranne che in casi eclatanti) immediatamente evidente: impossibile non notare che una persona di colore è di colore, ma possibilissimo è scambiare un omosessuale per eterosessuale. Così, mentre la violenza razzista si può manifestare sempre, quella omofoba si manifesta solo davanti ad esplicite esternazioni di omosessualità. Per questo la questione della visibilità diventa centrale: quali diritti potrò pretendere se non esisto? però se non esisto nessuno mi potrà fare del male, così preferisco la mia sicurezza ai miei diritti. Questo è il meccanismo mentale legittimo da parte degli omosessuali che però sarebbe bene invertire agendo sul piano sociale e questa campagna da questo punto di vista è totalmente inutile perchè "nega" e non "afferma" nell'altro l'omosessualità. Questo è un classico meccanismo di omofobia interiorizzata, un tipo particolarmente insidioso di omofobia che opera a livello inconscio che, per l'appunto, non osta ma nega il problema: laddove l'omofobo dichiarato soffre di un'avversione irrazionale (paura, fobia) per l'omosessualità, quello interiorizzato ha paura di sé stesso ed entrambi rifiutano, con più o meno forza, aspetti di questa: dall'essere gay all'apparire gay, al dirsi gay, al pretendere qualcosa in quanto gay.
Se fossimo in un Paese che già ci riconosce i diritti, questa sarebbe un'ottima campagna di contorno, così diventa invece un tentativo ingenuo che non centra il bersaglio ed anzi rischia di generare confusioni.

Per chi vuole approfondire la tematica dell'omofobia interiorizzata, consiglio di leggere QUI
 
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bette porter docg
view post Posted on 19/11/2009, 13:16




Molto banalmente, siamo tutti uguali ma non mi pare che questo impedisca a persone di colore, agli ebrei ..etc (e mi riferisco quindi a categorie sociali perseguitate in epoca non sospetta) di sentirsi differenti... :) ovvero come trapela dall'etimologia stessa dell'attributo, "portatori di una realtà altra" non per questo peggiore o migliore. Tuttavia perchè una prospettiva differente possa essere riconosciuta come tale deve esistere e per parte resistere a quallidi tentativi di omogenizzazione forzata come questo spot.
All'interno dell'uguaglianza come concetto esiste non solo una eguaglianza orizzontale che si concreta tendenzialmente nella dignità umana e sociale, ma anche uno slancio verticale imperniato sulla differenziazione.
 
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free65
view post Posted on 19/11/2009, 14:57




Sono io che guardo da un altro punto di vista...sarà che a me le etichette non piacciono. A me basta dirmi IO SONO e punto. Tutto il resto per me non conta.

Quando guardo una donna a me non importa nulla se è gay o etero...ma se è intelligente, simpatica, empatica ecc ecc....insomma ne prescindo proprio.
 
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23 replies since 10/11/2009, 23:01   257 views
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