Unioni civili a Napoli

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poetessa-saffo87
view post Posted on 25/11/2011, 12:19




:) primi passi "civili" anche a Napoli. Sono contenta
 
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view post Posted on 25/11/2011, 12:53
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Io sono la gomma e tu la colla

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Mi hai anticipata Anny :P

Copio qui l'articolo per non rischiare che il link in futuro non funzioni... :)



Venerdì 25 novembre 2011

Unioni civili, primi passi
al via l'iter per il registro

Approvate due delibere proposte degli assessori Tommasielli e Tuccillo. De Magistris: "Passo significativo verso il riconoscimento pieno dei diritti civili"


Il Comune di Napoli dà inizio all'iter per l'istituzione del registro delle coppie di fatto. La Giunta ha infatti approvato due delibere su proposta dell'assessore alle Pari opportunità Pina Tommasielli ed all'Anagrafe elettorale Bernardino Tuccillo.

Con la prima delibera infatti la Giunta de Magistris approva una proposta al Consiglio Comunale per istituire il Registro dell'unione civile sulla base di un regolamento approvato dall'organo esecutivo del Comune. "Dopo il comune di Torino e quello di Milano - spiega Luigi de Magistris - anche Napoli compie un passo significativo verso il riconoscimento pieno dei diritti civili e per la piena attuazione della Costituzione".

Con la seconda delibera invece il Comune istituisce nel proprio ambito territoriale un sistema finalizzato ad attestare, integrando con propri modelli la modulistica anagrafica standard predisposta dall'Amministrazione Statale, la sussistenza di 'una famiglia anagrafica costituita da persone legate da vincoli affettivi'.

"Sull'esempio dei Comuni di Padova e Bologna - spiega Pina Tommasielli - questa delibera riprende il decreto attuativo del 1989 della legge sull'anagrafe datata 1954 che nell'articolo 4 definisce la famiglia come '... un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comunè e colma, in attesa che si compia l'iter legislativo per l'istituzione del registro delle Unioni Civili, un vuoto di diritti per tutte quelle coppie che vedono negato il loro riconoscimento ai fini amministrativi".
 
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Ansipert
view post Posted on 25/11/2011, 18:18




bello :D
 
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slutsky
view post Posted on 25/11/2011, 22:47




Non vorrei essere polemica o disfattista ma Giuseppina Ladelfa è intervenuta con questa nota sull'argomento...

io e la mia compagna siamo pacsate in francia dal marzo 2000, siamo una coppia di fatto registrata in spagna dal giugno 2011, ma soprattutto siamo sullo stesso stato di famiglia (famiglia anagrafica) da decenni ormai, prima a serino (paese del Irpinia), poi a santo stefano del sole, altro paese dell'Irpinia, dal 2006.
Che a Napoli abbiano scoperto l'acqua calda ?
nessuno di questi tre "attestati..." mi dà, in ltalia, il minimo diritto. Quello che subiamo invece sono tutti i doveri !
aspetto con ansia e speranze di sapere quali benefici i cittadini napoletani omosessuali avranno da domani a Napoli ?! benefici che a santo Stefano del Sole non ho mai visto. Per ora solo svantaggi per noi famiglie : vengono accumulati i nostri redditi e non potremmo avere nessuno aiuto di tipo economico o sociale. mentre continuo a essere per lo stato e ai fini fiscali una madre single, e la mia compagna rimane senza l'ombra di un diritto riconosciuto verso sua figlia. ma anche l'una verso l'altra rimaniamo perfette straniere, mentre fra poco saranno trent'anni che condividiamo la nostra vita. perciò mi piacerebbe avere l'elenco dei benefici per le coppie e le famiglie di Napoli. a parte l'aspetto simbolico importante che gioca sull'immaginario cittadino positivamente, non mi sembra una notizia da straparmi applausi.
 
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bette porter docg
view post Posted on 17/12/2011, 17:24




Che enti privati come gli asili nido cumulino i redditi di partner conviventi lesbiche o gay per innalzare le rette da corrispondere è una prassi che da diverso tempo ha preso piede in Italia e rende ancora più evidenti le lacune lesiglative sulle famiglia di fatto, riconosciuta e sfruttata dal diritto privato e ignorata dal diritto pubblico. Giuseppina parla, tuttavia, da cittadina francese e non comprende che, da noi, dove manca ogni basilare garanzia di rispetto e vivibilità, l'acqua calda rappresenta una necessità. Laddove il movimento si è già evoluto al punto da fare lobby sulle istituzioni per ottenere le unioni civili e altro, i nostri passi in avanti non possono che risultare pressocchè insignificanti.

Innanzitutto la doppia delibera per l'applicazione della legge sulla famiglia anagrafica e quella a venire sul registro sono ambedue rivolte a perseguire scopi pratici ben precisi: in via esemplificativa, sarà consentito l' accesso ai bandi di edilizia pubblica anche per le coppie omosessuali; viene riconosciuta la possibilità di assistere la/il partner in ospedale e di non testimoniare in un processo penale contro il/la propria compagna/o.
A Torino un uomo ha potuto, sulla base di accordi vigenti in materia sanitaria tra comune e regione e solo ed unicamente in virtù del titolo di famiglia basata su vincoli affettivi, autorizzare un trapianto per il proprio compagno in stato di incoscienza.

Infine, tra poco, dopo lo splendido lavoro fatto dalle associazioni napoletane (in primis la nostra) per ottenere questo primo risultato, anche Salerno sta intraprendendo lo stesso percorso: è naturale che più città si dotano del registro (e, si badi, Napoli è la terza città più popolosa d'Italia, non una qualsiasi) e cioè, di un provvedimento di altissimo valore politico da adottarsi con una delibera del consiglio comunale (che si vedrà costretto nella sua totalità a discutere e votare sul tema dei diritti di relazione di gay e lesbiche), più pressioni eserciteremo sul governo centrale, spingendo per i matrimoni.

Non sarei dunque così sbrigativa nello sposare l'opinione, pure importante di La Delfa, senza sapere perchè Arcilesbica Napoli e Arcigay Napoli con un'intera filiera di associazioni al seguito, hanno lavorato instancabilmente per questo primo traguardo o nuovo inizio.




Rassegna stampa sul Registro Unioni Civili a Napoli!

AFFARI ITALIANI.IT:

http://affaritaliani.libero.it/politica/na...html?refresh_ce

La giunta del Comune di Napoli ha approvato due delibere su proposta dell'assessore alle Pari opportunita', Pina Tommasielli, e all'Anagrafe elettorale Bernardino Tuccillo, che avviano l'iter verso l'istituzione del Registro delle unioni civili. Con la prima delibera, infatti, la Giunta de Magistris approva una proposta al Consiglio comunale per istituire il Registro dell'unione civile sulla base di un regolamento approvato dall'organo esecutivo del Comune. "Dopo il Comune di Torino e quello di Milano - spiega de Magistris - anche Napoli compie un passo significativo verso il riconoscimento pieno dei diritti civili e per la piena attuazione della Costituzione". Con la seconda delibera invece il Comune istituisce nel proprio ambito territoriale un sistema finalizzato ad attestare, integrando con propri modelli la modulistica anagrafica standard predisposta dall'Amministrazione statale, la sussistenza di 'una famiglia anagrafica costituita da persone legate da vincoli affettivi'.

"Sull'esempio dei Comuni di Padova e Bologna - spiega Tommasielli - questa delibera riprende il decreto attuativo del 1989 della legge sull'anagrafe datata 1954 che nell'articolo 4 definisce la famiglia come '... un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinita', adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune' e colma, in attesa che si compia l'iter legislativo per l'istituzione del Registro delle unioni civili, un vuoto di diritti per tutte quelle coppie che vedono negato il loro riconoscimento ai fini amministrativi".

LA REPUBBLICA NAPOLI:

http://napoli.repubblica.it/cronaca/2011/1..._iter-25532397/

Il Comune di Napoli dà inizio all'iter per l'istituzione del registro delle coppie di fatto. La Giunta ha infatti approvato due delibere su proposta dell'assessore alle Pari opportunità Pina Tommasielli ed all'Anagrafe elettorale Bernardino Tuccillo.
Con la prima delibera infatti la Giunta de Magistris approva una proposta al Consiglio Comunale per istituire il Registro dell'unione civile sulla base di un regolamento approvato dall'organo esecutivo del Comune. "Dopo il comune di Torino e quello di Milano - spiega Luigi de Magistris - anche Napoli compie un passo significativo verso il riconoscimento pieno dei diritti civili e per la piena attuazione della Costituzione".
Con la seconda delibera invece il Comune istituisce nel proprio ambito territoriale un sistema finalizzato ad attestare, integrando con propri modelli la modulistica anagrafica standard predisposta dall'Amministrazione Statale, la sussistenza di 'una famiglia anagrafica costituita da persone legate da vincoli affettivi'.

"Sull'esempio dei Comuni di Padova e Bologna - spiega Pina Tommasielli - questa delibera riprende il decreto attuativo del 1989 della legge sull'anagrafe datata 1954 che nell'articolo 4 definisce la famiglia come '... un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comunè e colma, in attesa che si compia l'iter legislativo per l'istituzione del registro delle Unioni Civili, un vuoto di diritti per tutte quelle coppie che vedono negato il loro riconoscimento ai fini amministrativi".


STABIA CHANNEL.IT:

www.stabiachannel.it/news/index.asp?idnews=27619

"L' avvio dell' iter per il registo delle unioni civili approvato dal comune di Napoli è un' ottima notizia - dichiara Marco Gaudini coordinatore dei giovani Verdi napoletani e capogruppo del sole che ride alla Municipalità Vomero Arenella da anni in prima linea in questa battaglia - che sosteniamo con grande entusiasmo soprattutto per le nuove generazioni. Ci auguriamo che in tempi rapidi questo atto di civiltà diventi a tutti gli effetti operativo. Il Sindaco e la sua giunta avranno da parte nostra tutto il convinto supporto politico in questo percorso di civiltà che per troppi anni è stato fermato da una cultura cittadina minoritaria bigotta ed ultra clericale".

Per Ivan Scalfarotto, Vicepresidente del Partito democratico, si tratta di "un altro importante segnale di come questa città chieda forti segnali di discontinuità e cambiamento e di come il sindaco De Magistris sia pronto ad ascoltare e ad agire con coraggio".

"Quelli di oggi sono atti concreti - continua Scalfarotto - che rispondono a quella forte richiesta di cambiamento che è giunta chiara dai cittadini napoletani e che mi ha spinto a scegliere proprio Napoli come prima tappa di 'Changes - fare il cambiamento' per ragionare su idee, spunti e opportunità di questa città e di tutto il Mezzogiorno. Sono contento che proprio da Napoli parta una risposta concreta su un tema che la politica nazionale ancora sembra non avere il coraggio o la voglia di affrontare. Il riconoscimento delle nuove famiglie è una dimostrazione della capacità di riconoscere e vivere il proprio tempo di cui parleremo domenica con De Magistris e sarò lieto di ringraziare personalmente il sindaco di Napoli - conclude il Vicepresidente del PD - anche per l'efficacia e l'innovazione degli strumenti amministrativi che la Giunta di Napoli ha deliberato".

CORRIERE DEL MEZZOGIORNO:

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/...305611864.shtml

NAPOLI — Il registro delle Unioni civili si farà anche a Napoli. Il Comune ha deciso di riconoscere le coppie di fatto, proprio come accade in altre due grandi città italiane come Torino e Milano. Chi si iscriverà, potrà beneficiare di quei diritti stabiliti nell’ambito delle competenze degli enti locali. Su tutte, la questione casa.

UNA CASA PER DUE - In pratica, se si è «coppia di fatto», di sesso diverso o dello stesso sesso, il convivente avrà diritto di prelazione e/o assegnazione dell’immobile comunale al pari dell’assegnatario principale. In campagna elettorale de Magistris ne aveva parlato. Giovedì la giunta ha dato il via libera avviando l’iter per l’istituzione del Registro delle unioni civili. L’atto, ovviamente, è molto politico, «sovrastato» com’è dalle norme nazionali. Intanto però c’è. E dà accesso ad alcuni diritti garantiti dal Comune di Napoli che, diversamente, sarebbero negati.

L'DEA DI FAMIGLIA - A portare le due delibere in giunta sono stati l’assessore alle Pari opportunità, Pina Tommasielli, e l’assessore all’Anagrafe elettorale, Bernardino Tuccillo. Con la prima delibera, la giunta approva una proposta al consiglio comunale per istituire il Registro dell’unione civile sulla base di un regolamento approvato dall’organo esecutivo del Comune. La seconda delibera istituisce invece, nel proprio ambito territoriale, un sistema finalizzato ad attestare, integrando con propri modelli la modulistica anagrafica standard predisposta dall’amministrazione statale, la sussistenza di «una famiglia anagrafica costituita da persone legate da vincoli affettivi». «Dopo il Comune di Torino e quello di Milano — è il commento del sindaco de Magistris — anche Napoli compie un passo significativo verso il riconoscimento pieno dei diritti civili e per la piena attuazione della Costituzione. Stiamo inserendo nei bandi di gara l’housing sociale che prevede che una quota debba essere assegnata alle giovani coppie». «Sull’esempio dei Comuni di Padova e Bologna — aggiunge Pina Tommasielli — questa delibera riprende il decreto attuativo del 1989 della legge sull’anagrafe datata 1954 che nell'articolo 4 definisce la famiglia come "...un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune" e colma, in attesa che si compia l’iter legislativo per l'istituzione del registro delle unioni civili, un vuoto di diritti per tutte quelle coppie che vedono negato il loro riconoscimento ai fini amministrativi».

DELIBERA PRESTO IN AULA - La delibera, che presto sarà calendarizzata per la discussione in aula, stabilisce quindi di «tutelare e sostenere le unioni civili al fine di superare situazioni di discriminazioni e favorirne l’integrazione e lo sviluppo nel contesto sociale, culturale ed economico del territorio»; ma anche di «prevedere, negli atti dell’amministrazione comunale riguardanti alcune tematiche quali la casa, la sanità, le politiche sociali ed educative e diritti di partecipazione, condizioni di accesso anche per le unioni civili». L’atto di giunta autorizza il dirigente del servizio anagrafe «al rilascio, su richiesta degli interessati, dell’attestato di famiglia anagrafica basata su vincolo affettivo mediante modifica della relativa modulistica prevista per accedere alla composizione anagrafica».

UNO O PIU' ELENCHI - Gli elenchi potrebbero essere diversi: nella delibera viene precisato infatti «che per affrontare le richieste di coppie di fatto che provengono dalla comunità cittadina, la giunta comunale di Napoli sottoporrà al consiglio comunale la questione dell’introduzione, fermo restando i registri previsti dalla legge e regolamento anagrafico, di uno o più elenchi per fini diversi ed ulteriori rispetto a quelli propri dell’Anagrafe, organizzati secondo dati ed elementi obbligatoriamente contenuti nei pubblici registri anagrafici».

COME SI FARA' L'ISCRIZIONE - L’iscrizione nel Registro può essere richiesta da «due persone, non legate tra loro da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela, curatela, ma da vincoli affettivi, residenti anagraficamente da almeno un anno nel Comune di Napoli e coabitanti dallo stesso periodo di tempo»; oppure da «due persone, non legate tra loro da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela, curatela, residenti anagraficamente da almeno un anno nel Comune di Napoli e coabitanti dallo stesso periodo di tempo per motivi di reciproca assistenza morale e/o materiale». Per le iscrizioni nel Registro è necessario che entrambi i richiedenti si presentino presso l’ufficio comunale competente muniti di documento di riconoscimento e compilino la dichiarazione sostitutiva di atto notorio e la domanda di iscrizione nel registro amministrativo delle unioni civili.

IL MATTINO:

www.ilmattino.it/articolo.php?id=171021&sez=NAPOLI

NAPOLI - Con l'approvazione di due delibere la Giunta comunale di Napoli ha avviato l'iter che porterà all'istituzione del Registro delle Unioni Civili. Le due delibere sono state proposte dall'assessore alle Pari Opportunità Pina Tommasielli e dall'assessore all'Anagrafe Elettorale Bernardino Tuccillo.

Con la prima delibera la Giunta guidata dal sindaco De Magistris approva una proposta al Consiglio comunale per istituire il Registro dell'unione civile sulla base di un regolamento approvato dall'organo esecutivo del Comune.

«Dopo il comune di Torino e quello di Milano - spiega Luigi de Magistris - anche Napoli compie un passo significativo verso il riconoscimento pieno dei diritti civili e per la piena attuazione della Costituzione».

La seconda delibera, invece, istituisce nel proprio ambito territoriale un sistema finalizzato ad attestare, integrando con propri modelli la modulistica anagrafica standard predisposta dall'Amministrazione Statale, la sussistenza di «una famiglia anagrafica costituita da persone legate da vincoli affettivi».

«Sull'esempio dei Comuni di Padova e Bologna - spiega Pina Tommasielli - questa delibera riprende il decreto attuativo del 1989 della legge sull'anagrafe datata 1954 che nell'articolo 4 definisce la famiglia come '...un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune' e colma, in attesa che si compia l'iter legislativo per l'istituzione del registro delle Unioni Civili, un vuoto di diritti per tutte quelle coppie che vedono negato il loro riconoscimento ai fini amministrativì».
«Un passo di grande valore che coinvolge le unioni civili, le coppie di fatto, le unioni civili. È un passo molto forte dal punto di vista sociale». Così il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha definito la delibera. «Non a caso - ha spiegato De Magistris - ho mantenuto la delega all'attuazione della costituzione che all'articolo tre sancisce l'uguaglianza».

<<stiamo inserendo nei bandi di gara - ha proseguito De Magistris - l'housing sociale che prevede che una quota deve essere assegnata alle giovani coppie. Questo è un incentivo ai giovani e un messaggio di solidarietà, di unione e di accoglienza».

«Quello di oggi - ha concluso il sindaco di Napoli - è un altro importante passo nell'attuazione del programma che avevamo illustrato in campagna elettorale».

NAPOLI GAY PRESS:

www.napoligaypress.it/?p=6433

Durante la riunione della Giunta comunale di Napoli che si è conclusa poche ore fa, è stata deliberata l’istituzione del Certificato Anagrafico Affettivo, su proposta dell’assessore all’anagrafe Bernardino Tuccillo (FC). La giunta ha approvato una seconda delibera, su proposta dell’assessore alle pari opportunità Pina Tommasielli (IDV), che impegna il Consiglio Comunale a discutere l’istituzione del Registro delle Unioni Civili sulla base del regolamento predisposto dalla giunta stessa.

Luigi De Magistris mantiene la promessa lanciata sul suo blog lo scorso luglio. Poco dopo la presentazione al pubblico del comitato Campania Rainbow, composto dalle associazioni lgbt locali ed altre sensibili alle battaglie per l’estensione dei diritti civili e sociali (tra essi Giuristi Democratici, Uaar, Federconsumatori, Network Persone Sieropositive, Associazione Senza Periferie)

“Non è utopia né giacobinismo - scrisse il Sindaco sul suo blog - Sarebbe profondamente ingiusto e sbagliato non dare diritti e doveri a coppie e unioni che esistono già. Compito della democrazia è riconoscere la più ampia ed estesa libertà a tutti i cittadini fino a quando questo non avvenga a detrimento dell’altrui libertà. È per questo che, come sindaco di Napoli, mi sono impegnato ad istituire un registro delle unioni civili”

Il Certificato Anagrafico Affettivo crea la possibilità di partecipare ai bandi popolari, dà il diritto di visita negli ospedali locali, e rende attivi tanti piccoli diritti riservati alle coppie sposate. Se due persone conviventi desiderano farsi riconoscere come famiglia anagrafica basata sul vincolo affettivo occorre che compilino un modulo che verrà predisposto presso l’anagrafe comunale. Il Registro delle Unioni Civili è invece simbolico, ovvero non attiva nessun diritto sul piano giuridico, però ha un enorme valore sul piano politico, perchè impegna la città a discutere sul riconoscimento pubblico, a livello comunale, della famiglia non fondata sul matrimonio civile.
“Siamo ovviamente felici per l’approvazione da parte della giunta della doppia delibera e soprattutto per la famiglia anagrafica, ci troviamo per la prima volta di fronte una amministrazione che affronta con coerenza la politica, che ascolta la cittadinanza, che realizza le istanze - afferma Fabrizio Sorbara, presidente pro tempore del comitato Campania Rainbow - la certificazione di famiglia anagrafica affettiva è quella che ha dei risvolti immediatamente pratici e queste sono le prime gocce che bagnano le labbra nel deserto politico che c’è stato finora su questo argomento. La prossima tappa sarà il registro ma ovviamente noi guardiamo all’avanzamento dei diritti con una legge nazionale come quelle che sono già vigenti negli altri Stati europei. Per questo vorrei fare un appello alle persone, alle famiglie LGBT, chiedendo loro di andare presso gli uffici dell’anagrafe e farsi riconsocere come famiglia, di iscriversi nel registro quando questo sarà istituito, e di lottare insieme, di impegnarsi ogni giorno per i propri diritti”

Nei prossimi giorni su napoligaypress.it sarà pubblicato un dossier sul registro delle unioni civili a Napoli, con la storia politica e le opinioni di giuristi.



Repubblica all'url: http://napoli.repubblica.it/cronaca/2011/1..._sepe-25629058/

Registro delle unioni civili, critico il cardinale
il sindaco replica: "Presa decisione giusta"


Botta e risposta a distanza tra l'arcivescovo di Napoli e il primo cittadino che, pure senza accendere i toni, tiene il punto
di ROBERTO FUCCILLO e STELLA CERVASIO

Registro delle unioni civili, critico il cardinale il sindaco replica: "Presa decisione giusta"
"Rispetto profondamente l'opinione del cardinale. Naturalmente io faccio il sindaco, e il sindaco fa gli interessi della comunità". Luigi de Magistris tiene duro, e replica così alla critica di monsignor Crescenzio Sepe. L'arcivescovo si era espresso venerdì sera sulla inopportunità di varare il registro delle unioni civili in città, decisione definita "non prioritaria" rispetto ai tanti problemi che affliggono la città.

Il precedente/Via libera alle unioni civili

Il sindaco ci tiene a replicare anche se sta attento a non scatenare conflitti, che, a suo dire, non ci sarebbero: "Sapevamo che l'opinione del cardinale Crescenzio Sepe poteva essere questa, ma si tratta appunto di una opinione diversa, non c'è nessuna conflittualità".

Resta però il fatto che, secondo lui, "la materia deve essere aperta a un dibattito sereno e plurale" e che l'amministrazione va comunque per la propria strada: "In questo momento storico abbiamo ritenuto che il tema fosse utile e condiviso dalla comunità, al di là delle opinioni personali. Parlo da laico, ma anche da credente e da cattolico: credo di avere assunto la decisione più giusta e più sentita nel paese e in città".

Nuova replica a questo punto del cardinale: "Ho già incontrato l'associazione I-Ken nel 2009 e domani ho in programma di vedere le associazioni di separati e divorziati. Dunque non vedo alcun conflitto ma noi abbiamo le nostre idee e la priorità per noi è la famiglia. Una cosa è il rispetto, altra cosa è equiparare la famiglia, su cui si basa una parte importante della nostra Costituzione, a altre entità che famiglia non sono. Su un altro piano può esserci un dibattito su cui non mi sottraggo".

Insomma, al di là di ogni diplomatismo le posizioni restano distanti.

(26 novembre 2011)


Lunaset: www.lunaset.it/news.aspx?news=14957

Politica:
Unioni civili. Coordinamento Rainbow a Caldoro: "Serve incontro"
Chiesto dialogo su aspetti di vita che non devono essere di parte


"Tutelare le famiglie, intese nella pluralità di forme che esse possono assumere, non dovrebbe significare tutelarne unicamente una parte, ma tutelarle tutte. Solo così si compie un concreto passo in avanti nel superamento dei conflitti sociali e della mancanza di diritti, acuite dalla stringente crisi economica che vede coinvolto il nostro paese. Gli omosessuali formano famiglie, gli eterosessuali non sposati formano famiglie". Lo sostiene, in una nota, il Coordinamento Campania Rainbow che chiede al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, un incontro urgente "al fine di stabilire un dialogo franco e costruttivo su aspetti della vita civile che non devono più essere considerate 'di parte' ma quale tassello di un più ampio processo di sviluppo della collettività tutta". "Riteniamo non si possa parlare più unicamente della tutela dei diritti soggettivi; le dimensioni in cui si sviluppa la vita dei cittadini sono diverse e sempre più complesse come la stessa Costituzione italiana riconosce all'Articolo 2 - spiega - la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo sia come singolo sia come nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità. Soprattutto rifiutiamo di porre la questione dell'ampliamento dei diritti ad altre fasce di cittadinanza nell'ottica delle priorità gerarchiche, tanto più che le delibere approvate dal Comune di Napoli, oltre a non aver alcun costo per la città, sono state realizzate in tempi brevi, lasciando così il tempo all'amministrazione di dedicarsi anche ad altre urgenze certamente più complicate". "Riteniamo che garantire i diritti a soggetti finora esclusi e discriminati, non sia in alcun modo in contrapposizione con chi giustamente si trova a dover difendere la famiglia come nucleo sociale primario, attaccata in questi anni e sempre di più da una crisi economica e valoriale, dall'assenza di politiche di reale supporto al suo sviluppo e non certamente da altri istituti - aggiunge - quale l'attestazione di famiglia anagrafica o il registro per le unioni civili, che lungi dall'inficiare l'esistenza della cosiddetta 'famiglia tradizionale', si limitano a regolarizzare qualcosa che di fatto già esiste e deve quindi necessariamente essere inserita in un quadro armonioso di civiltà che non ha paura delle sue stesse differenze e sa tutelare tutti i componenti di una società moderna ed europea". "Siamo consapevoli che solo attraverso il dialogo si può evitare di ragionare all'interno di steccati ideologici e di idee preconcette", conclude.


 
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