Esseri umani come MONOGAMI SERIALI, interessante articolo sul Focus di Settembre

Sul mensile Focus di Settembre ho letto un interessante articolo riguardante la natura del rapporto di coppia. Si racconta in primis le origini biologiche ed antropologiche della coppia monogama, intesa come relazione fisica ed emotiva di due individui. E beh....le ragioni di tale evoluzione, da uno stato di naturale poligamia ad uno di civilizzata monogamia, appaiono ben lontane da motivi di origine sentimentale!

In pratica....e sintetizzo brevissimamente.... l'essere umano finchè è vissuto nomade e in branco tendeva ad una MONOGAMIA SERIALE.
L'uomo aveva ben capito che le lotte tra gli indivui maschi per l'accoppiamento erano controproducenti alla sopravvivenza del gruppo e quindi ormai da tempo aveva sviluppato un sistema relazionale più equo in cui "spartirsi le grazie" era preferibile. Le donne avevano sviluppato cicli di fertilità più veloci (ogni mese) e nascosto i segni evidenti di tale condizione.
Questo passaggio aveva condotto un singolare nuovo costume comportamentale: "l'intimità del rapporto sessuale".

Questo comportamento rafforzava il vincolo relazionale tra i due individui ma rendeva più facile anche il "tradimento".

Ma a quel tempo la prole veniva scresciuta pressocchè in gruppo.
Generalmente fino ai 4 anni di età i cuccioli di essere umano venivano cresciuti dalla coppia genitoriale e successivamente "tutti" gli adulti del branco potevano e dovevano occuparsi dei piccoli. In queste circostanze "la partenità" dei bambini era del tutto irrilevante. Quindi in modo più o meno implicito l'adulterio, o meglio il cambio di partner , era una pratica normalissima e spesso accadeva ogni 4 anni; appunto , superata la fase di crescita della prole.

Solo con l'avvento dell'agricoltura e la nascita della proprietà personale, si è sentito il bisogno di trasmettere ai propri figli l'eredità di ciò che si era acquisito e...la certezza della partrnità della prole divenne un fanno essenziale.

Così nasque la monogamia "eterna" ritualizzata dalle religioni attraverso rapporto matrimoniale. Così nacquero i miti della verginità femminile e la sudditanza delle donne al genere maschile.

Tali condizioni socioculturali stanno cambiando proprio negli ultimi anni, con l'evoluzione della figura della donna e con la possibilità del divorzio.
Queste condizioni conducono ad una sorta di "ritorno al passato" in cui le famiglie si allargano e si mescolano con prole al seguito....

La nostra natura di MONOGAMI SERIALI sta tornando alla ribalta????
La monogamia eterna è solo un mito culturale inculcatoci dalle fiabe???
provarci è da illusi?

CHE NE PENSATE????

io sarei propensa alla monogamia eterna....ma sembra non essere così per tutte....da un anno a questa parte mi è stato offerto solo sesso,il che mi sta bene,prendo se mi viene dato,do per quanto posso e voglio....ma oltre questo sembra non esserci più nulla.....sono una che punta alla stabilità....ma signore belle datene anche la possibilità....mi sembra tanto che si giri intorno alle cose....che ci sia molta indecisione...altalenandosi tra desiderio e storia seria....tutte dicono di volere una storia seria, ma sono poi interessate solo al sesso....e viceversa,ovviamente.....
ci credo all'amore eterno....al reinventarsi ogni volta....con una sola persona....la cosa più difficile non è la monogamia, ma sembra trovare la persona giusta....

Io avrò già scritto una marea di cose sulla monogamia su questo stesso forum, spesso dilungandomi...
Questa lettura antropologica/sociologica del passaggio dalla poligamia alla monogamia mi sembra assolutamente condivisibile (aggiungo anche che secondo alcuni esperti, l'accorciarsi del ciclo di fertilità femminile e l'occultamento dei segni tangibili dell'ovulazione servivano anche a mettere sotto pressione il maschio in modo che rimanesse più vicino alla prole e alla compagna; per la serie “se non sai quando è il momento buono, meglio provarci spesso e meglio stare nei paragi per evitare che ci provi qualcun altro mentre non ci sei”). La prova più chiara (e triste a mio avviso) dell’aspetto “merceologico” della questione è l’ossessione per la verginità femminile: se davvero il punto fosse il rispetto per un legame esclusivo e l’allontanamento da un approccio animalesco alla fisicità, non conterebbe la “purezza” solo di uno dei componenti della coppia.
In un contesto omosessuale magari tutto ciò perde un po’ di forza.
Al di là del discorso sociologico, che mi sembra chiaro, penso conti di più per ciascuno di noi la percezione che abbiamo della monogamia all’interno della coppia. Il suo peso “specifico”, il suo “tempo dell’anima”.
Avere un partner che non ci tradisce è un po’ come sentirsi “ri-scelti”, e quindi “non sostituibili” e/o “inter-scambiabili”. Per me è sinonimo di rispetto.
Credo sia giusto che in una coppia se ne parli e si faccia chiarezza su questo punto.
Non condanno chi non si fa problemi se il proprio partner ha rapporti con altri/e nel corso della relazione (per la serie “tanto ama me”, “vivacizza il rapporto” etc. etc.) , ma io ho cura di far presente alla mia di ragazza che per me è e sarà sempre un grosso problema. Non garantisco affatto che la coppia possa sopravvivere a una cosa di questo tipo. E’ un limite? Può darsi. Ognuno ha i suoi limiti e propensioni.
Per me è più semplice restare fedele alla persona con cui sto piuttosto che pensare di restarci insieme dopo un tradimento.
In questo senso posso definirmi “monotonamente” monogama

Evviva la monotonia della monogamia! Beato chi ce l'ha l'altra metà...io non sopporterei una lei che "vivacizza il rapporto con altre persone in quel senso"...so limitata pure io

Ma sono così "facili" ste femmine ultimamente??? che vogliono solo sesso...bah! ?!

Cmq neppure io sopporterei "scappatelle", nel senso che sn fupori il mio concetto di coppia. Ma la questione qui è un'altra....

la monogamia seriale. Cioè se realmente siamo tendenti ad istaurare rapporti monogami fedeli per un lasso di tempo più o meno lungo, per poi avere l'esigenza di cambiare partner in modo da istaurare un nuovo rapporto fisso.

Per quanto sia una fan del modello relazionale "monogamia a vita" non nascondo che la monogamia seriale non è certo un comportamento così lontano dalla nostra realtà...anzi!!!
E che forse dobbiamo farci i conti.....prima o poi.

Effettivamente negli ultimi anni come diceva poetessa-saffo la monogamia eterna è stata ampiamente accantonata;un po per l'evoluzione della donna ed un po anche perchè i tempi sono totalmente cambiati; è un po come l'evoluzione tecnologia,pensate che nel arco di 30 anni si è andati dalle schede perforate per il pc alla tecnologia touch.
Eppur vero,che questa tendenza e mi riferisco a quel che diceva leshiana,
rende dal mio punto di vista la vita più facile niente impegni,il mordi e fuggi,una botta e via,ho la mia vita,i miei spazi,i miei amici,sono in un momento no, in fondo andava bene a tutte e due e blablabla.
Entrando più nel profondo del discorso per quanto mi riguarda io sono per carattere tendente alla monogamia eterna e l'ho anche applicata ma era a senso unico!
Negli ultimi tempi però un po come è successo a leshiana,sono spesso circondata da donzelle in cerca solo di piacevoli momenti fisici che a dire il vero io non disdegno affatto se a me sta bene,ma sono tutte cose che finiscono la,mettono in evidenza una tale sudditanza alla superficialità che mi fa cascare decisamente le braccia

mah sarà ma le coppie stabili da anni le consoco solo io? In pratica non ho più nessun amico/a single...tutti coppie stabili da anni.

Ragazze esistono ancora altre categorie, ve ne cito qualcuna:
1) Monogamia seriale con strascichi. Dopo vent'anni la tua compagna ormai stufa ti molla e inizia una nuova vita con un'altra, tu ti disperi poi inizi anche tu un'altra storia che ti va bene e a quel punto la tua ex ricompare e si vuole rimettere con te, dice che ha capito che sei la donna della sua vita ecc. (i' a mannass' a ffancul, ma purtroppo la mia dolce fanciulla si lascia tentare dalla rassicurante routine del passato, o forse è un amore superiore che fa astrazione del dolore e del tradimento e sono io che non avendo mai provato un sentimento così perfetto vorrei che la ex avesse le palle di affrontare la sua solitudine ora che l'altra storia le è andata male, ma è chiaro che parlo così perché sono scottata, e in più non mi piace vedere la mia bella in balia di quell'altra come un tappetino);
2) Monogamia seriale a mesi alterni. Lasciare definitivamente la propria ex è difficile, ci sono tante abitudini con lei, d'altronde lei mal sopporta che tu abbia una nuova storia, allora complice la dispersione geografica passerai un mese con lei senza cacare l'altra e poi un mese con l'altra durante il quale rigorosamente lei non esisterà. Tipologia in voga al nord, in grado di ridurre una terrona come me sull'orlo del suicidio (grazie ragazze di avermi salvata quest'estate, senza di voi avrei commesso qualche gesto insano), con la magra consolazione della par condicio, quando la tua bella è con te e quell'altra è in stand by. Ma gratta e gratta penso che accettando l'alternanza il tappetino sono io.
Allora, perché soffrire in solitudine? terza configurazione:
3) Monogamia seriale alterna ad incastro. La tua amata fanciulla ti dà forfait per stare con la sua ex, allora dovrai trovare un'altra ragazza per riempire le sue assenze, una a cui però preciserai subito che l'altra è la donna della tua vita e che lei dovrà accontentarsi di tappare i buchi. Così continuiamo ad alimentare la catena della sofferenza, a cui siamo tanto affezionate (il tappetino in questo caso è lei, la nuova ragazza).
Allora, prima che mi confezioni un tappeto di pelle di ex, ditemi come la vedete.
Dimenticavo che al di là dei casini contingenti per mia tendenza sarei monogama, eterna monogama come leshiana, sempre ri-scegliente come ansipert e seriale forse sì come poetessa saffo, ma se una serie inizia a cinquant'anni è per restare insieme forever...

aspar quel di cui parli tu ok succede, ma posso dire una cosa?
Ma è proprio necessario dover per forza star con qualcuna quando finisce una storia?
E' così pressante "la paura di stare da soli"?

Oramai la parola monogamia assume connotazione vintage...non per me ovviamente.
ricordo ancora quando presi a pesci in faccia(virtualmente) una coppia che,attraverso il forum,voleva conoscere una tipa 'aperta' a nuove esperienze.uh marò ....
La monogamia è essenzialmente una parola per vecchi....anzi no.Pure gli anziani divorziano e mandano la moglie in vacanza per tenersi la fanciulla 20enne.
Sarò stretta di mentalità ma 'sta moda di avere una relazione 'stabile',la friend with benefit(alias scopamica),la commara e via dicendo...non mi piace affatto.
Visto che mi trovo ...evviva le cinture di castità!!!bhuahah

Domanda da centomila punti cara Dominique. Forse andando avanti con l'età si ha più paura di restare soli/sole, vedi le mamme con le badanti e pensi che preferiresti avere una persona amorevole vicino. Poi ci sono persone che non riescono mai a sganciarsi completamente, in quel caso la relazione potrebbe cambiare, diventare un'amicizia, ma non è sempre facile. Personalmente ho scelto di non stare più con mio marito dopo vent'anni insieme, già eravamo in crisi ma la storia con la mia amata ha dato diciamo un'accelerata, ho affrontato casini per convincerlo ad andare fuori casa e per avere la mia libertà. Mica è facile, dopo tanti anni insieme. Andato via il marito, la mia ragazza comunque non vive con me, abita al nord e viene giù solo ogni tanto. Certe sere mi sento sola, ma non mi rimetterei l'uomo affianco per riempire il mio vuoto o per sentirmi più sicura.
Nel caso della mia amata la situazione potrebbe essere diversa, perché lei e la sua ex erano molto legate e la crisi non era stata dichiarata, il loro amore è anche un po' mitizzato ma per lei è stata una botta dura interrompere senza preavviso, posso anche capire che le dia sollievo poterla vedere dopo aver pensato di averla persa. Sulla posizione dell'altra sorvoliamo, non sono io la persona più adatta per parlarne. Per quanto riguarda me il guaio (o la cosa bella) è che la storia non si è esaurita, stiamo bene insieme, ci desideriamo, comunichiamo, scherziamo, non ci annoiamo, abbiamo ritmi simili, è lei la persona che voglio. Anche se a volte mi fa soffrire. Se fosse finita, se in sua presenza provassi fastidio, incomprensione, insofferenza, noia, stress, come ho sperimentato con il mio ex-marito, allora certo non cercherei di trattenerla. Ma visto che con lei c'è qualcosa di veramente speciale vado avanti in questa relazione, e vedremo che cosa accade. Altro è il discorso della propria autonomia, dell'essere centrati su se stessi, non dipendere ecc., difficile arte in cui mi sto sperimentando con risultati alterni. "Stare per forza con qualcuna quando finisce una storia" a parte gli scherzi non è una cosa che si può decidere a tavolino o improvvisare, ci sono anche dei tempi di elaborazione, un feeling che non ti puoi inventare. Altrimenti è meglio andare francamente sul mordi e fuggi, come dite voi giovincelle, senza farsi troppi problemi. Per chi ci riesce.
Scusatemi di nuovo per la prolissità, scrivo troppo, lo so, ma vi leggo tutte volentieri.

anch' io ho letto l' articolo... credo di essere d' accordo sul fatto che l' uomo, antropologicamente parlando, sia monogamo seriale...indipendentemente dal sesso e da un tipo di relazione omosessuale o etero.
oggi c'è più libertà, indipendenza, è più facile instaurare relazioni con gli altri e volere del sesso forse è più "economico" rispetto ad una relazione più impegnativa.
Tuttavia, se si trova la persona con cui condividere qualcosa di più della semplice fisicità c'è la possibilità di instaurare rapporti più duraturi.
ma secondo me prima o poi c'è bisogno di cambiare.
non è che non credo nell' amore eterno, è solo difficile trovarlo e beato ki lo vive!

Quoto.
L'articolo sracconta "lo stato di natura" agli albori della nostra evoluzione "culturale" (non tanto biologica...perchè non credo sia cambiato molto). E sicuramente col tempo ci siamo evoluti e civilizzati verso direzioni che...possiamo definire "diverse" ma non necessariamente migliori o peggiori, perché dipende dai punti di vista.
Ad esempio l'idea della crescita "comunitaria" della prole, senza la fissa del figlio di chi...e tutte le problematiche che ne conseguono, è affascinante, anche se difficilmente realizzabile oggi.

Riguardo la monogamia seriale...probabilmente è così.... ma, in alcuni casi forse ci siamo evoluti talmente che possiamo andare oltre la serialità e condividere la vita con una singola persona con cui troviamo un benessere che vada oltre il fisico....e...non sarebbe una viuta sprecata.