Esseri umani come MONOGAMI SERIALI, interessante articolo sul Focus di Settembre

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leshiana
view post Posted on 14/10/2012, 16:11




CITAZIONE (f--g @ 12/10/2012, 13:55) 
non è che non credo nell' amore eterno, è solo difficile trovarlo e beato ki lo vive! :)

ben detto f--g :D
 
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Ansipert
view post Posted on 20/10/2012, 11:36




io vorrei lanciare nella discussione altri due spunti...
1) Ho letto qualcuno scrivere che oggi c'è più libertà, soprattutto per le donne, e che questo facilita lo sfaldarsi di alcune dinamiche familiari/di coppia e il conseguente proliferare delle cosiddette realtà allargate.
A questo proposito io direi che un altro fattore da considerare è il cambiamento nel percepire certe cose più che la libertà concreta/materiale (lei lavora, ha colleghi, amici, il suo mondo va oltre il recinto del fruttivendolo e del salumiere).
Prima una donna tradita dal marito che lo buttava fuori case era una pazza incapace di tenersi stretta il suo uomo, una piaga sociale (non più accompagnata dal coniuge diventava una mina vagante) e lui? Aveva solo assecondato la sua natura di predatore, mica aveva fatto qualcosa di male! I matrimoni non finiscono certo per così poco. Un prete le avrebbe detto che è da buon cristiano perdonare e sopportare in silenzio. Punto. L'unità della famiglia è più importante.

Oggi una donna tradita che butta fuori di casa il marito, non sempre ma un po' più di frequente, viene considerata una persona coraggiosa che si riprende la propria dignità. L'accettazione sociale è maggiore, ergo molte più donne trovano il coraggio di farlo.

Io non credo che 50 anni fa tutti i matrimoni fossero più saldi e più felici, o che mariti e mogli non sgarrassero mai. Trovo ci fossero meno strumenti e meno "spazi" per far seguire alle azioni delle reazioni. Trovo ci fosse meno respiro per "conseguenze" capaci di alterare o status quo.

In pratica: non si era più monogami, ma non si faceva sapere in giro di non esserlo e non c'erano parametri statistici per poter fare valutazioni (numero delle separazioni/divorzi etc.).

2) Secondo me quello che spinge molte persone alla serialità è il fatto di non saper gestire bene o non voler gestire o non sapere neanche di dover gestire il fatto che dopo anni insieme, la coppia "cambia". E il cambiamento non è per forza sinonimo di peggioramento. Quindi che si fa? Tabula rasa e si ricomincia da capo, si torna a quello che conosciamo e sappiamo fare meglio, ciò che sembra persino più gratificante e rassicurante. La nuova conquista. Sappiamo tutte più o meno cosa c'è all'inizio no? L'attrazione, un interesse (più o meno graduale), le attenzioni per farsi notare, il mistero colmato di aspettative (non sai ancora se russa o scalcia la notte, quindi nella tua mente lei è la compagna di letto perfetta, vi addormenterete insieme abbracciate, incastro perfetto e la mattina dopo non avrai neanche metà del corpo in cancrena. Si, nelle tue fantasie), lei che ti piace per una frase detta o un silenzio lanciato nel momento giusto...E quando le frasi e i silenzi si cumulano? Quando alla scoperta si sostituisce la conoscenza? Quando sai già che scarterà quel pezzo di carne perchè ha troppo grasso che fai? Ti intenerisci o ti senti schiacciata dall'abitudine? Quanta esperienza si ha nel gestire felicemente storie pluriennali????
E' giusto pretendere che sia tutto esattamente come i primi mesi?
Insomma: secondo me una coppia deve ritagliarsi del tempo e scoprire meccanismi per rigenerarsi, saper rispettare i momenti "no" nel singolo e trovare una soluzione per restare vicine/i (senza cedere alle lusinghe della novità, che non è l'unico modo per gratificarsi). Credo che non ci si innamori una volta, ma più volte, e se si è fortunati, della stessa persona. Questo è per me l'amore eterno.

Voi che ne pensate?

Edited by Ansipert - 20/10/2012, 12:55
 
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16 replies since 31/8/2012, 14:55   338 views
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