| cara aspar, provo a scrivere di nuovo perchè la mia risposta è andata persa nei meandri del web. non penso che il tuo post sia off topic, come diciamo , anzi. il dibattito e gli scontri, i pregiudizi , le dichiarazioni chiaramente omofobe sulla omogenitorialità sono al centro dell'interesse mediatico di questi giorni. persone che conosco continuano a ricevere richieste di interviste da parte della Rai, mediaset e giornali di tiratura nazionale sull'argomento. anche io , la mia compagna e i figli avuti da precedente relazione eteresessuale daremo nei prossimi giorni intervista. voleva venire oggi la troupe di Rai Uno, ma non siamo riuscite ad organizzare. comprendo bene la tua situazione. le problematiche, le difficoltà, i pregiudizi che subisci dal tuo ex marito e dall'esterno, pscicologi compresi che evidentemente stentano ancora ad accettare e praticare un protocollo conforme alle direttive internazionali in tema di omosessualità e omogenitorialità.
Le parti della tua storia che hai voluto condividere rimandano a parti della mia vita: io non ho figli, ma la mia compagna ha un figlio e una figlia che hanno cominciato a vivere con noi da quando più o meno frequentavano le scuole medie. Io ho conosciuto loro quando avevano 13-15 anni, nel pieno della loro adolescenza. non sapevano che la loro madre fosse lesbica. lo hanno saputo quando io e la mia compagna abbiamo deciso di vivere insieme: io ho lasciato Napoli e mi sono trasferita al Nord, per amore e...per verità. si, abbiamo deciso di dire a loro sin dall'inizio come stavano le cose. avevamo poco tempo a disposizione. presto sarebbero cresciuti e avrebbero vissuto una loro vita fuori, senza sapere nulla di noi, dell'amore che ci univa. abbiamo raccontato loro quanto ci amiamo, quanto siamo l'una per l'altra. non è stato facile. abbiamo vissuto momenti difficilissimi, parziali rifiuti, limiti imposti alla nostra visibilità. piano piano hanno portato i loro amici a casa. poi sono venuti loro e i loro amici con noi al Pride. i nostri sono ancora lavori in corso...
non ti sentire persona non perfetta. fortunatamente l'adesione a schemi precostituiti appartiene ad un mondo irrigidito e schematico regolato dalla eterosessualità obbligatoria.
non so cosa significhi essere madre. altre persone qui ti hanno detto che una madre non sbaglia mai. io non la penso cosi. che i genitori siano perfetti questo è un diktat della chiesa-eterosessualita obbligatoria.
per me ci possono essere anche madri e padri veramente stronzi. per me, il diritto di contestare l'educazione ricevuta in famiglia è diritto inalienabile.
io non mi sono mai sentita madre. ma amo la figlia e figlio della mia compagna. siamo una famiglia, nella verità e nella visibilità. questa la mia esperienza che voglio condividere con te e con tutte le persone del forum
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