Come te nessuno mai, casi tipici, o atipici, di relazione

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SydA
icon3  view post Posted on 6/6/2014, 18:59




Salve a tutte, visto che questo è l’angolo del libero pensiero, ho pensato di approfittarne per sfogarmi un po’.
Naturalmente non si tratta esclusivamente di un piagnisteo, che spero di stemperare sul filo sottile dell’ironia, ma anche di una precisa funzione sociale a beneficio della collettività, poiché penso che dalle esperienze e soprattutto da sfighe altrui, possa trarne spunto di riflessione e, ahinoi, riconoscimento chiunque legga.
Facile che qualcuno leggendo queste righe possa pensare “azz, mi è successa la stessa cosa!” o magari “madonna, speriamo che non mi capiti mai!” ed è proprio per questo che voglio condividerlo con voi.
Poiché in questi mesi di singletudine mi capita spesso di ripensare al palinsesto sentimentale che fin qui ho realizzato. E di conseguenza mi è venuto da chiedermi se sono io ad essere un polo magnetico per i casi anomali, se il tarlo inconsciamente mi avvince o semplicemente è stato un caso.
Certo è, che una relazione come la vorrei ancora si fa attendere.
Il campionario infatti è un misto che mi pregio di suddividere in specifiche categorie, alle quali poi si dovrebbero aggiungere anche le sottocategorie, ma per il momento mi fermo alle principali, ovvero:

Le stuzzica-tope

Le only-trombo

Le megalomani

Le bottegaie

Quali le peggiori?
Non si sa, perciò ve le vado a descrivere una per una, in un crescendo antologico, che spazia dalle “Anime morte” di Gogol, alle “Vecchie vergini” di Barra, dal “Capitale” di Marx, su, su fino alla canzone de “ Osteria numero 1”, tanto per accentuarne maggiormente il paradosso.
Partiamo dalle stuzzica-tope, un genere pericolosissimo, anche se all’apparenza innocuo.
Succede così, se la natura, come nel mio caso, vuoi un po’ per cliché, vuoi un po’ perché per hobby fai l’istruttore di spinning, rende palese velocemente il fatto che tu sia gay, una di queste prima o poi te la becchi.
Anche perché siffatte donne hanno un gay-radar sopraffino e talvolta ti sgamano ancor prima che anche tu lo sappia.
Della serie che tu sia lesbica loro l’hanno capito prima di te!
La tattica tipica che adottano è ronzarti intorno con evidente appetito, insistendo a stuzzicare, provocare e buttare l’amo, al fine ultimo di vedere se ci stai, per poi chiuderti il più delle volte la porta in faccia, quando alla fine, estenuata, palesemente gli chiedi che cosa vanno cercando. O magari finalmente ti decidi a dar loro quello che vanno cercando
Nel mio caso le stuzzica-tope sono state una costante di quando ancora dovevo prendere coscienza, figuriamoci uscire allo scoperto, perciò immaginate un po’ quanto i loro approcci, più o meno sottintesi, mi potessero confondere viepiù.
Domanda: perché lo fanno se poi non ci stanno? Per aumentare la loro autostima? Per provare un brivido in più? Per puro spirito di rompere le scatole?
Io una mia teoria ce l’ho, ma aspetto di sentire cosa ne pensate voi.
E veniamo alle only-trombo, tipologia che sono certa, in molte abbiano avuto la sventura di incappare.
Cominciano facendo le amiche comprensive, proseguono in un corteggiamento serrato, tampinano senza pietà e a botta di dai che ti ridai, cercano di cooptarti nel loro harem o di impiegarti come palliativo alla loro ultima storia finita male.
Della serie, sesso, sesso, sesso, peggio di una donna da trivio.
All’inizio è difficile intuire la loro tattica, anche perché la valanga di attenzioni e complimenti con cui ti ricoprono è di una portata tale che ti stordisce. Per scoprire poi, quando cominci ad affezionarti e magari a sperare in una relazione duratura, che vieni considerata sì una magnifica tigre da materasso, ma che di sentimenti non ne vogliono manco sentire parlare.
E se, giustamente, cerchi di capirne i motivi e di argomentare i tuoi, spariscono e non le vedrai mai più. Anche se fino al giorno prima ti tempestavano di chiamate, messaggi e serenate sotto al balcone.
Con una only-trombo ho avuto la mia prima storia dopo aver capito di essere lesbica, che botta di culo eh?
E veniamo adesso alla specie più letale, quella che per intenderci, fa più danni delle armi di distruzione di massa, le megalomani.
A queste basta un niente per profferire frasi di amore imperituro, giurarti che sei il sole nella loro vita, pretendere che tu sconvolga totalmente la tua per state con loro. Anche se tu abiti a Lampedusa e loro a Bolzano. E tentare in tutti i modi di fagocitarti nella loro sfera, esigendo di diventare unico punto di riferimento relazionale, mandando al diavolo amici, famiglia e tutto il tuo background, perché convinte che prima di loro il tuo vissuto sia stato solo cacca.
Le megalomani con conoscono la progressione temporale, il dubbio, la misura e il buonsenso.
Tutto deve succedere nell’istante stesso in cui lo desiderano, la vita per loro è una puntata di L World e problemi non ce ne devono essere.
Casomai ci fossero, è solo colpa tua e devi vedere di risolverli in fretta, sennò non è vero che le ami.
Come riconoscerle?
Il più delle volte sono molto avvenenti, giacché è una triste verità, ma tocca dirla una volta per tutte: si è molto più portati al perdono e alla tolleranza davanti ad un bel faccino che il contrario.
All’inizio della storia si fanno passare per quello che non sono, vendendosi molto bene ed inalberando le tre fondamentali i = innamorate, intellettuali, indipendenti. Cosa che non sono affatto, ma purtroppo te ne accorgi solo quand’è troppo tardi e ormai hai perso la testa. E soprattutto sono melodrammatiche nelle loro manifestazioni, che siano di sentimento o collera.
Il loro amore non è mai equiparabile a quello degli altri, è sempre qualcosa di speciale e di più di quello dei comuni mortali.
Se in un alterco, stanche e giustamente incazzate, alzate la voce o fate valere le vostre ragioni, immediatamente buttano tutte le biancherie per la finestra e non solo in senso metaforico. Così è chiaro a tutto il vicinato, qualora le urla non fossero state sufficienti, che state litigando. E soprattutto, se in un barlume di senno, finalmente capite l’aria che tira e palesate di lasciarle, subito parte la minaccia del gesto estremo.
Ovviamente le megalomani non vengono mai lasciate, sono loro che mollano. Il più delle volte quando già si sono allestite il paracadute, avendoti cornificato in tempo utile ed essendosi preparate il nido con tempismo assoluto.
Così ti ritrovi dalle stelle alle stalle, se prima eri Artemide ora che non sei altro che uno scarpone vecchio di cui disfarti quanto prima. E le vette di schifo che riescono a raggiungere, quelle sì che sono non equiparabili a nessuno.
Cosa fare se si ci imbatte in una iattura simile?
Andarci caute se il cuore ve lo consente, o, nel caso di averci avuta una relazione finita male, raccogliere i brandelli della propria vita uno per uno, riesumare la propria dignità a costo di sofferenza e lacrime, tentando invano di non chiedersi il perché del loro agire, qualificarle per quello che sono, cioè opportuniste e zocc… e sperare che passi presto.
E infine eccoci alle bottegaie, ovvero le ragioniere, le adepte del libro mastro, quelle che ti scelgono in base al tenore di vita che hai, indipendentemente dai sentimenti che puoi esprimere come persona o dal tuo aspetto.
Un proverbio greco cita che “l’amore dagli occhi entra e dagli occhi esce”, ebbene per le bottegaie il tutto si relaziona col portafoglio. Il loro modo di intendere il rapporto a due è molto simile alla teoria del plusvalore, giacché queste signore non s’innamorano di te, ma della vacanza esclusiva che le puoi portare a fare, delle cene che le offri e dei weekend nelle spa.
Se la tua macchina è bella sei bella anche tu, e se magari c’hai pure la moto, è stato amore a prima vista.
Più s’intensifica il rapporto più devi pagare, nel senso letterale del termine, e se per galanteria, educazione e generosità già normalmente sei portata a farlo, poi diventa un obbligo, lo esigono.
Guai se ad un certo punto non puoi più. Lì viene fuori tutta la loro grettezza e non fa niente se ti hanno presentato pure i genitori e fino al giorno prima professavano amore eterno.
Fine del mach, si torna negli spogliatoi e chi s’è visto, s’è visto.
Beh, per ora mi fermo qua. Ma sono molto curiosa di sapere cosa ne pensate e se vi è mai capitato di incappare in casi analoghi. Mi piacerebbe molto avere un confronto sull’argomento, giacché vorrei proprio capire.
Forza signore, fatevi avanti! Esprimetevi liberamente, ché sono aperta a consigli, critiche e anche un po’ di conforto!
 
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•MadeinNapl•
view post Posted on 16/6/2014, 14:39




Ma sei un mito! Nn sn ruscita a staccare x un attimo lo sguardo dallo schermo xD Xo sai, in qst 3 categorie potreemo rispecchiarci tt in prima persona, sai cm è, l' occasione (in qst caso) fa la donna ladra
 
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SydA
view post Posted on 16/6/2014, 20:11




CITAZIONE (•MadeinNapl• @ 16/6/2014, 15:39) 
Ma sei un mito! Nn sn ruscita a staccare x un attimo lo sguardo dallo schermo xD Xo sai, in qst 3 categorie potreemo rispecchiarci tt in prima persona, sai cm è, l' occasione (in qst caso) fa la donna ladra

Beh Made, mito mò... non esageriamo ti prego! :lol:
E comunque sia, più che esserlo, questi flagelli li ho subiti! :sm2:
In ogni caso la classificazione della specie mica è finita qua, come Darwin mi addentrerò ancora di più nel fantastico mondo di Lesbolandia e ce ne so' ancora a bizzeffe a dire! ;)
 
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•MadeinNapl•
view post Posted on 16/6/2014, 23:11




Forza Darwin! XD
 
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3 replies since 6/6/2014, 18:59   54 views
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